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Operazione “Felix Cargo”

Operazione “Felix Cargo”

CONTINUANO LE TRUFFE NEL SETTORE DEI TRASPORTI: FINTE SOCIETÀ SOTTRAEVANO LE MERCI SPEDITE PER POI RIVENDERLE AD ALTRI SOTTO COSTO!

 

Nel marzo 2015 la Polizia di Rovigo ha sgominato un’associazione per delinquere che rilevava aziende in difficoltà, oppure ne costituiva di false, per acquisire ingenti carichi di merce di qualsiasi tipo, che poi rivendeva a prezzi stracciati ad altri acquirenti, soprattutto all’estero, specie in Ungheria.

La banda aveva base tra Rovigo e Brescia ed operava attivamente in tutta Italia. L’indagine ha preso il via nel 2013 dall’autodenuncia presentata da un amministratore di una società coinvolta nel sodalizio criminale.

Un giro d’affari milionario, andato avanti per anni, con autotrasportatori compiacenti, finti intermediari ed imprenditori senza scrupoli. Le indagini portate avanti per sei mesi da Squadra Mobile e Polstrada sono culminate con l’operazione “Felix-Cargo” e l’esecuzione di otto misure cautelari, i tre leaders agli arresti domiciliari e cinque con obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria.

In tutto le persone indagate sono 35 e le accuse a loro imputate sono gravi: associazione a delinquere, truffa, ricettazione, falsità in scrittura privata, sostituzione di persona.

Nel corso dell’attività è stata recuperata merce varia per un valore complessivo di circa 2.000.000 di euro.

L’associazione per delinquere finalizzata alla truffa e ricettazione è accusata di aver messo a segno decine di colpi: secondo le accuse, i responsabili di questo gruppo avevano escogitato un meccanismo per costituire o acquisire società che operavano nel settore degli autotrasporti.

Grazie a queste società acquisivano incarichi da spedizionieri ignari di affidare il trasporto delle proprie merce a degli impostori.

In seguito il gruppo, utilizzando autisti compiacenti, poi denunciati, dirottava gli stessi carichi in luoghi diversi dalla loro destinazione, per rivenderli a terzi acquirenti che acquistavano la merce al 20% o 30% del loro valore.

La banda commerciava illegalmente ogni tipo di merce: dal materiale idraulico a quello elettrico, dai prodotti alimentari al legname, fino addirittura ad un carico di Coca Cola. La merce rubata veniva poi stoccata in magazzini allestiti ad hoc, uno di questi era sito nella Bassa padovana.

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