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Quando la “all risk” perde la “all”

Quando la “all risk” perde la “all”

All’interno di questi due semplici termini, possono celarsi degli aspetti per i quali la copertura stessa ha delle riduzioni di copertura o addirittura può decadere.

La copertura assicurativa all-risk, contro “tutti i rischi”, dovrebbe di per sé tutelare il contraente da ogni problema che dovesse sorgere durante il trasporto della merce. Di norma queste polizze sono emesse dallo spedizioniere su mandato del cliente; in altri casi, il cliente stesso è già provvisto di copertura generale con la propria assicurazione. In entrambi i casi, le assicurazioni coprono la perdita e l’avaria del bene trasportato.

All’interno di questi due semplici termini, possono però celarsi degli aspetti per i quali la copertura stessa ha delle riduzioni di copertura o addirittura può decadere, vediamo quali:

Imballaggio; se questo non è conforme “all’uso commerciale”, le compagnie di solito risarciscono solo una parte del valore effettivo del bene trasportato;

Trasporti marittimi; le navi a propulsione meccanica propria non devono avere oltre 25 anni di età dal varo. Le navi e le imprese (compagnia armatoriali) devono disporre della certificazione ai sensi dell’International Safety Management Code (codice ISM);

Condizioni non idonee della merce per il trasporto assicurato;

Sequestro, confisca o ritenzione da parte di autorità governative, non sono coperte.

Vi sono, inoltre, altri casi per i quali le coperture assicurative all-risk coprono limitatamente il danno o l’avaria.

In questo contesto, vogliamo mettere l’accento su dei casi che, in questi giorni sono di stretta attualità, ovvero la solvibilità di alcune compagnie marittime (discorso valido anche per alcuni vettori stradali) e i relativi contenitori concaricati sulle navi.

Alcune clausole riportate nelle Condizioni generali delle assicurazioni, possono risultare in “conflitto” fra loro, queste riportano ad esempio, che la perdita o l’avaria sono risarciti se sono la conseguenza dell’insolvenza o morosità del proprietario, del noleggiatore o del gestore di un mezzo di trasporto ecc. Tuttavia, se l’insolvenza di cui sopra, ha avuto o generato delle pendenze con le autorità di un altro stato, si pensi alle autorità portuali, o alle attività di polizia giudiziaria, le quali possono disporre del sequestro di una nave o di singoli contenitori, questi eventi non sono coperti.

Va inoltre ribadito che, al giorno d’oggi, dove l’informazione “corre” veloce sui media e mezzi d’informazione generale, l’essere a conoscenza di una situazione economica di un determinato vettore, può essere considerato dall’assicurazione quale motivo per una riduzione della copertura assicurativa.

Infatti, se lo stipulante è a conoscenza di questo aspetto, deve tenerne conto e valutarne i rischi con i propri clienti. Le polizze all-risk emesse dallo spedizioniere, sono a nome e per conto di quest’ultimo quale contraente, ed il cliente finale (proprietario della merce) deve esserne informato.

I rischi sotto questo aspetto, possono essere molteplici e generare dei costi di notevole entità.

La vecchia regola, di informarsi bene sulla tipologia di mezzo utilizzato e di valutare l’instradamento dell’invio tramite il proprio spedizioniere, sono sempre attuali.

Affidarsi a noli decisamente bassi e fuori mercato, siano essi terrestri, marittimi o aerei, potrebbe essere un campanello d’allarme; il vecchio adagio che “chi più spende, meno spende” potrebbe risultare – per una volta – calzante.

 

Circa l'autore

Alessandro Borghi

Vice Direttore, SA Luciano Franzosini Chiasso

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